VERSARI lris

nasce il 12 dicembre 1922 a Portico S. Benedetto (Forlì) (https://it.wikipedia.org/wiki/Iris_Versari). Partigiana combattente.

Nata da famiglia di modesti contadini, frequentò le scuole elementari. Dopo la dichiarazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, entrò a far parte della formazione partigiana Battaglione Corbari e si distinse nella rischiosa attività di porta ordini per assicurare i collegamenti fra i nuclei partigiani operanti sui monti della Romagna. Arrestata dai tedeschi riuscì a fuggire ma, per rappresaglia, i suoi genitori furono presi e deportati in Germania e del padre non ebbe più notizie. Durante un combattimento fu gravemente ferita alle gambe e per non cadere nuovamente in mani tedesche preferì darsi la morte.

Giovane di modeste origini, poco più che ventenne, fedele alle tradizioni delle coraggiose genti di Romagna, non esitò a scegliere il suo posto di rischio e di sacrificio per opporsi alla tracotante oppressione dell’invasore, unendosi ad una combattiva formazione autonoma partigiana locale. Ardimentosa ed intrepida prese parte attiva a numerose azioni di guerriglia distinguendosi come trascinatrice e valida combattente. Durante l’ultimo combattimento, circondata con altri partigiani in una casa colonica isolata, ferita ed impossibilitata a muoversi, esortò ed indusse i compagni a rompere l’accerchiamento e, impegnando gli avversari con intenso e nutrito fuoco, agevolò la loro sortita. Dopo aver abbattuto l’ufficiale nemico che per primo entrò nella casa colonica, consapevole della sorte che l’attendeva cadendo viva nelle mani del crudele nemico, si diede la morte. Immolava così la sua giovane vita a quegli ideali che aveva nutrito nella sua breve ma gloriosa esistenza. Terra di Romagna, 9 settembre 1943 – 18  agosto 1944. (D.P. 16 aprile 1976).


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume terzo individuali (1941-1981), [Tipografia Regionale], Roma, 1982, p.43. (D.P. 16 aprile 1976).