CASADEI Adriano

nasce nel 1922 a Poviglio (Reggio Emilia). Aviere scelto allievo sergente G.A.r.a.t. (Genio Aeronautico ruolo assistenti tecnici), partigiano combattente.

Studente nell’Istituto chimico industriale di Forlì; fu chiamato per il servizio di leva nel giugno 1942 e arruolato nell’Aeronautica. Ammesso a domanda alla Scuola specialisti di Orvieto in qualità di allievo sergente del ruolo assistenti tecnici del genio aeronautico, fu promosso aviere scelto dal maggio 1943. Dopo gli avvenimenti verificatisi l’8 settembre, abbandonò la scuola dedicandosi ben presto alla lotta clandestina nelle formazioni partigiane. Vice comandante del battaglione Corbari, fu col Corbari stesso l’artefice principale delle numerose azioni di sabotaggio e guerriglia svoltesi sull’Appennino Tosco Emiliano. Catturato nei pressi di Modigliana, fu impiccato insieme al suo comandante al cospetto della popolazione ed i cadaveri vennero esposti nella piazza di Forlì.

Vicecomandante di battaglione partigiano, dopo innumerevoli azioni compiute alla testa dei suoi uomini con leggendaria audacia, dopo aver sbaragliato e disarmato decine di presidi fascisti e tedeschi, dopo aver infranto un attacco tedesco dando fuoco ad un deposito di esplosivi che nel tremendo scoppio seppellì oltre 200 nemici, veniva catturato mentre accorso vicino al suo comandante di battaglione, caduto ferito nel folto della mischia, tentava di portarlo in salvo. Sopportava fieramente torture e sevizie e nell’istante in cui il capestro stroncava la sua giovane esistenza, innalzava col grido di Viva l’Italia, l’estremo inno alla Patria amata. Cornio di Modigliana, 18 agosto 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 525.