CUCCHI Aldo

nasce a  Reggio Emilia il 27 dicembre1911 (Wikipadia). Tenente medico complemento, partigiano combattente.

Laureatosi nell’Università di Bologna in medicina e chirurgia nel 1936, fu chiamato alle armi nel gennaio 1937 e frequentata a Firenze la Scuola Militare di Sanità come allievo ufficiale, venne nominato sottotenente medico nel 35° reggimento fanteria Pistoia nel dicembre dello stesso anno. Congedato nel settembre 1938, l’anno dopo fu richiamato in servizio presso il 49° fanteria Parma mobilitato col quale partì per l’Albania. Dopo avere partecipato dal 28 ottobre 1940 alle operazioni di guerra svoltesi sul fronte greco-albanese, rimpatriò per malattia nel febbraio 1941 riprendendo servizio presso il 72° reggimento Puglie nel maggio seguente. Promosso tenente con anzianità 1° gennaio 1940, fu trasferito nell’aprile 1942 all’Ospedale militare di Bologna dove lo trovò l’armistizio dell’8 settembre 1943. Abbandonato l’ospedale, si dedicò subito alla organizzazione di bande partigiane prima nella zona di Imola e poi in quella di Bologna, dove rivestì la carica di commissario con la qualifica gerarchica di maggiore. Dall’aprile all’agosto 1944 fu comandante della VII Brigata G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica) e poi della LXII Brigata  Garibaldi. Dal 19 ottobre dello stesso anno fu commissario della VII Brigata «G.A.P.» di Bologna ed infine dal febbraio all’aprile 1945 fu vice comandante della Divisione Bologna. Promosso capitano medico con anzianità 1° gennaio 1945, riprese la sua attività professionale dedicandosi anche alla vita politica. Fu consigliere comunale a Bologna dal 1946 e, dal maggio 1948, deputato al Parlamento. Docente universitario, svolge la sua opera nell’Istituto di medicina legale a Bologna ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere scientifico nel campo medico legale. E’ morto a Bologna l’8 maggio 1983 (Wikipedia).

Fondatore, organizzatore e comandante dei reparti partigiani nel territorio di Imola, si imponeva sino dai primi giorni per la sagacia nell’organizzazione e l’ardimento nell’operare. Queste doti rifulgevano poi, a Bologna dove, al comando di un G.A.P. compiva azioni contro sedi e reparti nazisti, azioni che ebbero larga risonanza incoraggiando i bolognesi alla resistenza contro l’oppressione nazista. Arrestato dalle SS. e riuscito a fuggire, dava la sua attività di medico e di combattente in una Brigata operante al tergo dello schieramento tedesco sulla linea gotica. Nel corso di un duro combattimento, visto cadere il suo comandante ne raccoglieva il corpo slanciandosi con pochi uomini in mezzo al nemico avanzante. Ristabiliva quindi la situazione gravemente compromessa trascinando i partigiani nella scia del suo ardimento. Comandante di una Brigata e vice comandante della Divisione Bologna egli è stato riconosciuto e ricordato come una delle più chiare figure del movimento partigiano dell’Emilia e come uno dei maggiori artefici dell’ eroica riscossa di quella regione. – Imola, 9 settembre 1943Bologna, 21 aprile 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 678.