FOSCHIATTI Gabriele

nasce a Trieste il 28 giugno 1889 (Wikipedia). Capitano complemento fanteria, partigiano combattente.

Nato da italianissima famiglia triestina di commercianti, entrò giovanissimo nel movimento mazziniano e in nome dei suoi ideali combatté con gli insorti dell’Albania nel 1911 e in Grecia nel 1912. Nel settembre 1914 si arruolò in Francia nella compagnia Mazzini e nel gennaio dell’anno dopo correva in soccorso dei sinistrati del terremoto della Marsica. Volontario nel maggio 1915, partecipò alla prima guerra mondiale, come soldato nel 2°reggimento fanteria Re e poi come sottotenente della M.T. (Milizia Territoriale) con l’11° fanteria della Brigata Casale. Lasciato il fronte col grado di tenente alla fine del 1917, nel 1919 fu legionario a Fiume con la compagnia Slataper. Rientrato nella vita civile, fu funzionario per lunghi anni della Cassa di Risparmio di Trieste. Promosso capitano a scelta ordinaria nel 1937 con anzianità 1926, in seguito agli eventi dell’8 settembre 1943 fu chiamato a far parte del C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) triestino, nel quale la sua attività di animatore e organizzatore rese apprezzati servizi alla causa della resistenza. Costituì i primi nuclei partigiani della formazione Giustizia e Libertà. Il 19 dicembre 1943 veniva arrestato nella sua abitazione e condotto in Germania fu internato nel campo di concentramento di Dachau.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (Podgora, agosto 1916).

Volontario entusiasta e valoroso combattente della campagna per l’indipendenza e l’unità d’Italia del 1915-18, ritrovava, subito dopo l’armistizio, fede e slancio giovanili per farsi propugnatore in Trieste della lotta contro l’invasore tedesco sostenendo fieramente, nel tempo stesso, l’italianità della città italianissima. Autorevole esponente del Comitato di liberazione cittadino dava prova di possedere, in situazione difficile e pericolosa, elette doti di animatore e di organizzatore, rendendo alla causa della resistenza altamente apprezzati servizi. Tratto in arresto dai tedeschi, sottoposto ad interrogatori estenuanti ed a torture atroci, dimostrava forza d’animo esemplare nulla rivelando. Dopo quasi un anno di dure sofferenze veniva soppresso nei campi di concentramento tedeschi, martire della Patria e della Libertà. Trieste – Dachau (Germania), settembre 1943 – 20 novembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 574.