LANZA Domenico

nasce nel 1909 a Savona. Capitano complemento fanteria, partigiano combattente.

Ragioniere, libero professionista, fu chiamato per il servizio militare nel gennaio 1929. Ammesso alla Scuola allievi ufficiali a Campobasso, nel luglio successivo fu nominato sottotenente, assegnato al 38° reggimento fanteria. Nel febbraio 1930, riprese la sua attività professionale. Venne richiamato a domanda alla vigilia della seconda guerra mondiale col grado di tenente, che aveva già ottenuto dal 1935 ed, assegnato al settore di copertura di Taggia, partecipò nel giugno 1940 alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera occidentale. Trasferito nell’ottobre 1941 al 41° reggimento fanteria Modena allora di presidio in Dalmazia e Montenegro, raggiunse il reggimento il 19 gennaio 1942. Ammalatosi poco dopo, rimpatriò nel maggio successivo riprendendo servizio soltanto in novembre presso il deposito reggimentale. Fu poi al proiettificio di Genova e dal giugno 1943 al deposito del 21° fanteria per l’inquadramento del XXXVI battaglione avieri. Dopo l’8 settembre militò nella formazione partigiana Divisione Dingo.

Ufficiale fiero e deciso, si distingueva nel corso della lotta di liberazione per alte capacità organizzative, valore di combattente, capacità di animatore e di capo. Uso ad agire con estremo ardimento, attaccava la testa di una colonna motocarrata tedesca, incendiandone il primo autocarro con lancio di bombe a mano. Ferito a morte dalla violenta reazione di fuoco, trovava ancora la forza per impugnare la sua pistola ed uccidere due nemici prima di esalare l’ultimo respiro. Questa estrema, coraggiosa decisione si imponeva all’ammirazione degli stessi tedeschi che rispettavano ed anzi trasportavano e componevano il corpo del caduto. Olbicella (Alessandria) 10 ottobre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 558.