LEVITZ Giorgio Ottone

nasce nel 1922 a Trieste. Aviere scelto elettricista.

Nel luglio 1940, diciottenne appena, lasciò la famiglia e il lavoro in un noto studio fotografico di Trieste per arruolarsi volontario in Aeronautica in qualità di allievo elettricista. Frequentati i corsi presso le Scuole specialisti di Novara e di Napoli, fu destinato, nell’agosto 1941, a Rodi, nell’Aviazione dell’Egeo. Assegnato all’aeroporo di Gudurrà e nominato aviere scelto elettricista, fu trasferito nel settembre dell’anno successivo all’altro aeroporto dell’isola, quello di Marizza, dove si trovava l’8 settembre 1943, alla dichiarazione dell’armistizio. Dopo la morte ebbe la promozione a primo aviere con anzianità 1° marzo 1943.

Dopo avere preso parte attivamente alle operazioni belliche che precedettero la resa di Rodi, evitò la deportazione in prigionia dandosi alla macchia. Successivamente sollecitato da un compagno d’arme accettò di prendere servizio con i tedeschi alla stazione radio allo scopo di attingere notizie e trasmetterle al Comando inglese. Per molti mesi nonostante il rischio mortale sempre incombente, adempì scrupolosamente il compito assegnatogli arrecando notevole contributo alle azioni belliche degli alleati nell’Egeo. Scoperto dal nemico sopportava stoicamente interrogatori e sevizie e immolava la sua giovane vita dinanzi al plotone di esecuzione al grido di Viva l’Italia. – Rodi Egeo, 9 settembre 194320 settembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 547.