MARTINI Giovanni

nasce il 16 ottobre 1910 a Bologna (https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Martini_(partigiano). Partigiano combattente.

Operaio pavimentista, fu tra i primi a raggiungere le formazioni partigiane costituitesi a Bologna dopo la dichiarazione dell’armistizio. Animatore instancabile, venne presto investito del comando della VII Brigata G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica) chiamata in seguito Gianni in onore di altro patriota caduto. Col nome di battaglia Paolo, sempre presente nelle più rischiose azioni, si distinse nel combattimento di Porta Lame, nel novembre 1943, contro un reparto germanico che subì perdite notevoli. Nel dicembre dello stesso anno organizzò e diresse un altro attacco contro le prigioni di S. Giovanni in Monte che portò alla liberazione di oltre duecento detenuti politici. Fu arrestato il 6 dicembre 1944 alcuni giorni dopo la cattura del suo aiutante.

Comandante della VII Brigata G.A.P. fra i primi nella lotta contro l’invasore ed alla testa dei suoi valorosi partigiani combatté per lunghi mesi nelle più difficili condizioni di ambiente, elevandola fama della sua brigata alle alte sfere della leggenda. Catturato fu sottoposto ad orribili sevizie ed un cerchio di ferro gli fu applicato al capo, che veniva lentamente stretto onde strappargli col dolore notizie sull’attività partigiana. Ma l’inumana tortura non lo piegò e ne esaltò anzi il leonino coraggio e la sublime fede. Mentre con un ultimo giro di vite i carnefici gli fracassarono la scatola cranica, le sue labbra si dischiusero e la fiera risposta fu: l’idea non si serve con la delazione, ma con il sacrificio. Esempio superbo di spirito di sacrificio e di amore di Patria. Bologna, 15 dicembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 597.