MORETTI don Aldo

nasce il 20 novembre 1909 a Tarcento (Udine) (https://it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Moretti). Tenente cappellano, 40° reggimento fanteria.

Dodicesimo figlio di modesta famiglia friulana, conseguì nel 1931 la laurea in filosofia presso l’Accademia di S. Tomaso, nel 1932 quella di teologia presso l’Università Gregoriana, nel 1935 la licenza di specializzazione in studi biblici (S. Scrittura) presso l’Istituto Biblico, in Roma. Fu nominato nel 1935 insegnante di S. Scrittura nei corsi teologici del Seminario arcivescovile di Udine e supplente di filosofia teoretica. Nel 1937 cominciò a svolgere attività culturale fra il laicato colto e nell’anno seguente venne nominato assistente ecclesiastico del Movimento laureati cattolici. Dopo la dichiarazione di guerra, avendo l’Ordinariato militare richiesto anche all’Arcivescovo di Udine un contingente di cappellani militari. egli si offrì di farne parte ed il 6 luglio 1940 fu chiamato in servizio. Destinato quale cappellano di mobilitazione al 68° ospedale da campo del C.A. (Corpo d’Armata) in A.S. (Africa Settentrionale) vi giunse il 22 luglio; quindi fu trasferito alla 24^ sezione di sanità della Divisione Bologna ed infine al 40° reggimento fanteria Bologna sul fronte di Tobruk. Ferito gravemente nel combattimento ad oriente della città il 26 novembre 1941, venne raccolto dal nemico sul campo e ricoverato prima nel 62° ospedale inglese in Tobruk e poi nel 19° ospedale generale di Geneifa, sul canale di Suez. Alla fine di marzo del 1942 venne aggregato ad un contingente di grandi invalidi e di personale sanitario da rimpatriare per scambio di prigionieri e il 12 aprile sbarcò a Brindisi. Nel gennaio 1943 fu collocato in congedo assoluto per le mutilazioni di guerra e riprese la sua normale attività. Nel settembre 1943 dopo la dichiarazione dell’armistizio si dedicò all’assistenza dei deportati che transitavano con ritmo serrato sui treni diretti in Germania, nonché dei fuggiaschi che riuscivano ad evadere. La tragica situazione lo spinse alla lotta clandestina di resistenza e venne nominato dalle Autorità religiose cappellano delle formazioni patriottiche verdi cioè delle Brigate – poi Divisioni – Osoppo-Friuli, che contribuì ad organizzare. Dopo la liberazione, dall’aprile 1945 riprese l’insegnamento di S. Scritture nel Seminario. Dal 1945 al 1948 fu assistente ecclesiastico dei laureati cattolici e degli universitari della FUCI. (Federazione Universitaria Cattolica Italiana). Dal 1947 al 1955 fu delegato arcivescovile dell’Azione Cattolica e delle Opere Cattoliche. Dal 1955 al 1962 fu direttore della Scuola Cattolica di Cultura. Dal 1961 è canonico teologo del Capitolo metropolitano di Udine e continua l’insegnamento biblico in Seminario.  E’ morto a Udine il 26 luglio 2002 (https://it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Moretti).

Cappellano militare presso un reggimento di fanteria impegnato in aspri combattimenti, si prodigava al di là di ogni umana possibilità, a capo di squadre portaferiti, per raccogliere ed assistere numerosi feriti sotto violento fuoco avversario. Mentre assolveva la sua pietosa missione riportava gravissime ferite ad una mano e ad una gamba. Pur stremato di forze rifiutava ogni soccorso fino a quando non si era assicurato che non vi fossero accanto a lui altri feriti da raccogliere. Catturato quasi privo di sensi, e trasportato in ospedaletto da campo, appena in grado di farlo, riprendeva la sua missione a conforto dei compagni connazionali. Rimpatriato come mutilato, appena iniziata la lotta di liberazione contro i germanici nel Friuli, si prodigava, con grave pericolo, nell’organizzare, guidare ed assistere le formazioni partigiane del Gruppo Divisioni d’assalto Osoppo-Friuli. Magnifico esempio di ardente patriottismo e di sublime carità cristiana.- Africa Settentrionale, novembre 1941; Fronte della Resistenza, 1943-45.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 721.