PAPANDREA Saverio

nasce il 7 novembre 1920 a Vibo Valentia (Catanzaro) (https://it.wikipedia.org/wiki/Saverio_Papandrea). Allievo ufficiale di complemento fanteria, partigiano combattente.

A soli diciassette anni conseguì la maturità classica, quindi iscrittosi nella Università di Napoli alla facoltà di giurisprudenza, fu costretto per la situazione economica della famiglia ad impiegarsi presso l’Ufficio anagrafico tributario del Comune. Chiamato alle armi nel 1943, fu ammesso al corso allievi ufficiali di complemento a Spoleto dove si trovava alla dichiarazione dell’armistizio. Raggiunse in Piemonte le prime formazioni partigiane che costituirono poi la XVIII Brigata Garibaldi. Nel maggio 1946, l’Università di Napoli gli conferì alla memoria la laurea ad honorem in giurisprudenza.

Partigiano fin dall’inizio della lotta di liberazione, durante un violento attacco nemico protrattosi per più giorni, visto il suo battaglione accerchiato da soverchianti forze naziste, conscio del pericolo cui andava incontro, si offriva di proteggerne il ripiegamento. Spostata la sua mitragliatrice in posizione più favorevole apriva larghi vuoti nelle file nemiche, consumava fino all’ultima cartuccia e, sopraffatto, anziché arrendersi si lanciava in un sottostante burrone avvinghiato in un supremo abbraccio alla sua arma. indivisibile. Fulgida figura di combattente eroico, il cui sacrificio ha salvato la vita a numerosi compagni. Forno Canavese, 7-8-9 dicembre 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 360.