PRETO Danilo

nasce nel 1922 a Verona. Partigiano combattente.

Frequentate le scuole elementari, iniziava quelle medie a Verona che interrompeva perché versato per la meccanica. In breve tempo si specializzò in macchine di ufficio diventando un operaio di eccezionale capacità. Chiamato alle armi nel marzo 1941 ed assegnato al battaglione complementi del 113° fanteria, un mese dopo veniva ricoverato all’ospedale e nel settembre dello stesso anno era inviato in congedo assoluto per riforma. Dopo l’armistizio, durante l’occupazione tedesca, fece parte delle formazioni partigiane G.A.P. (Gruppi Azione Partigiana) di Verona con la qualifica gerarchica di tenente, e poi di capitano. Ferito il 17 luglio 1944, decedeva nello stesso giorno nell’ospedale civile.

Fra i primissimi aderenti al movimento partigiano veronese consacrò la sua vita alla Causa fino all’estremo sacrificio. Con un nucleo di audaci compagni compì l’ardito colpo di mano che portò alla liberazione di un noto prigioniero politico detenuto nelle carceri di Verona, ma visto che l’ardita impresa era per fallire per la reazione nemica, imbracciò la sua arma e, cosciente della fine cui andava incontro, aprì il fuoco contro i nazi-fascisti per attirare su di sé la loro rabbia e per dare modo ai suoi compagni di allontanarsi. Cadde mortalmente colpito, ma la sua audacia non fu vana ed il sacrificio della sua balda e giovane esistenza fu illuminato dalla luce del successo. Verona, 17 luglio 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 500.