RIVA Mario

nasce il 17 settembre 1900 a Lentate sul Seveso (Milano) (https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Riva_(militare)). Capitano complemento fanteria, divisione Garibaldi.

Non ancora diciottenne, fu chiamato alle armi durante la prima guerra mondiale nel 9° reggimento fanteria; passò poi al 90° dal quale sì congedò nel 1921 col grado di sergente. Diplomatosi in ragioneria e conseguita la laurea in economia e commercio, fu poi impiegato. presso ditte private a Milano e a Napoli con incarichi direttivi e tecnici. Nel 1936, promosso sottotenente di complemento, prestò per un mese servizio di prima nomina nell’8° reggimento fanteria. Entrata l’Italia nel secondo conflitto mondiale, fu richiamato a domanda nell’ottobre 1940 ed assegnato all’83° reggimento fanteria Venezia. Partito per l’Albania nel febbraio 1941, si distingueva sul fronte greco-albanese al comando di un plotone nella fase conclusiva della campagna. Promosso capitano poco dopo, gli veniva affidato il comando della 6^ compagnia fucilieri alla testa della quale, inquadrato nella Divisione Garibaldi sacrificava la sua vita dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

Altre decorazioni: Cr. g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Fronte greco, aprile 1941).

Animato da ardente amor di Patria, primo fra i primi, seguiva all’atto dell’armistizio con elevatissimo entusiasmo la decisione del proprio comandante di Divisione e, fedele al Governo del Re, si rifiutava di ottemperare alle disonorevoli condizioni imposte dai tedeschi malgrado i rischi e le incognite insiti in tale decisione. Comandante di compagnia fucilieri rimasta isolata in caposaldo e circondato da preponderanti forze nemiche teneva testa all’avversario con tenacia e valore. In successivo violento scontro con agguerrite formazioni tedesche e cetniche dava ripetute prove di coraggio e di pronta decisione, prodigandosi nel rincuorare i propri uomini, nel sostituire i caduti; sempre primo ove maggiore era il pericolo per sbarrare il passo all’avversario. Mentre si ergeva fieramente contro il nemico incalzante, colpito a morte da una bomba da mortaio, trovava ancora la forza di invocare ìl nome sacro della Patria. Kolasin Matesevo – Lijeva Rijeka-Vukovet (Montenegro), 25 luglio 18 settembre 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 317.