ROSSI Italo

nasce il 14 luglio 1914 a Casale Monferrato ( Alessandria) (https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Rossi_(militare)). Artigliere, partigiano combattente.

Operaio meccanico, venne chiamato per il servizio di leva nel 1° reggimento artiglieria alpini nell’aprile 1935, ma, giudicato idoneo ai soli servizi sedentari, fu dispensato dal servizio pochi mesi dopo. Nel gennaio 1937 partì volontario per la Spagna, ma anche allora fu costretto a rimpatriare dopo un mese circa perché non idoneo al servizio di guerra. Richiamato infine nel maggio 1942 e ricoverato nell’Ospedale militare di Torino, fu definitivamente congedato alla fine dello stesso mese. Entrato a far parte della organizzazione della resistenza dopo l’8 settembre 1943, fu nelle formazioni Matteotti prima come comandante di distaccamento, poi di battaglione per assumere, dal 1° giugno 1944, il comando della Divisione che dopo la sua morte prese il nome di Italo Rossi.

Assertore e propagandista dell’idea della libertà, animato da viva fede e da puri ideali, organizzava squadre di volontari infondendo in essi senso del dovere e spirito di sacrificio. Combattente di tempra adamantina condusse i suoi uomini in numerosissime azioni di guerriglia contro gli oppressori nazi-fascisti infliggendo al nemico gravi perdite in uomini e materiali. Comandante di Brigata partigiana, alla testa di una forte pattuglia attaccava una munita posizione nemica e dopo quattro ore di aspri combattimenti otteneva di poter trattare la resa. Mentre assieme a due ufficiali fascisti incaricati delle trattative si recava al proprio comando di Divisione, veniva attaccato da una forte formazione avversaria. Sopraffatto dal nemico e dalla potenza di fuoco si difendeva strenuamente fino all’ultima cartuccia ed eroicamente cadeva con tutti gli uomini della sua scorta. Prima di esalare l’estremo anelito lanciava contro il nemico il grido appassionato della sua in defettibile fede. – Cuorgnè, 29 giugno 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 483.