BERTANI Enrico
nasce nel 1919 a Belgirate (Novara). Caporal maggiore artiglieria alpina, partigiano combattente.
Chiamato alle armi ed arruolato nel 1° reggimento artiglieria alpini nel marzo 1940, dall’inizio della guerra si trovò sul fronte alpino occidentale. Fu poi in Balcania ed ebbe i galloni di caporale e di caporal maggiore nell’aprile e nel luglio 1943. Dopo gli avvenimenti dell’8 settembre 1943 passò volontario nella 6^ Divisione partigiana jugoslava. Catturato prigioniero dai tedeschi e portato in un campo di concentramento riuscì a fuggire e, dal 3 novembre 1944, passò a far parte della Divisione partigiana Italia, battaglione Garibaldi, assumendo la qualifica di caposquadra e poco dopo quella di comandante di plotone. Il Governo Jugoslavo nel giugno 1945 gli concesse alla memoria la decorazione dell’Ordine al valore.
Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Jugoslavia, nov. 1943).
Caporal maggiore di artiglieria alpina distaccato in territorio oltremare, non esitava, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, ad arruolarsi nelle formazioni partigiane locali. Non appena le vicende della lotta lo permisero, rientrava ai reparti volontari italiani e nominato comandante di plotone, prendeva parte ai fatti d’arme di un intero ciclo operativo sempre emergendo per alto valore ed elevato senso del dovere, tanto che, benché ferito, rifiutava di essere ricoverato in luogo di cura. Durante un aspro combattimento mentre alla testa dei suoi uomini andava all’attacco di una munita posizione nemica, cadeva gravemente colpito al petto. Conscio della propria fine rifiutava ogni Soccorso e chiedeva insistentemente che il suo corpo prossimo a divenire esanime fosse buttato fuori del camminamento per non intralciare l’avanzata dei compagni. Luminoso esempio di coraggio e sprezzo del pericolo. – Sarengrad, 12 aprile 1945.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 665.