CAPPELLO Luigi

nasce nel 1924 a Enego (Vicenza). Partigiano combattente.

Orfano di guerra di un alpino più volte decorato al valore, dopo la dichiarazione dell’armistizio si diede alla lotta partigiana e militò nella formazione  D. Dalla Costa della Divisione Fiamme Verdi  Sette Comuni operante sulle montagne Vicentine e sull’Altipiano di Asiago. Il giorno di Pasqua del 1945, ferito durante un’azione di rastrellamento, invece di allontanarsi coi compagni di lotta, volle recarsi a salutare la madre. Era appena entrato nella propria abitazione quando la casa fu circondata da forze tedesche e fasciste e dopo un accanito combattimento, nella impossibilità di sfuggire alla cattura, preferì darsi la morte.

Partigiano eletto. Eroe di fede purissima infliggeva al nemico in numerose audaci azioni perdite rilevanti. Di scorta ad un trasporto munizioni, attaccato da una forte pattuglia nemica, reagiva violentemente col fuoco della propria arma permettendo ai compagni di mettersi in salvo insieme al materiale. Ferito, sfuggiva all’avversario ricoverandosi nell’abitato di Enego dove lo sorprendeva un rastrellamento. Dopo strenua resistenza contro gli assedianti la sua casa, sprezzante di ogni intimidazione di resa, esaurite tutte le munizioni, piuttosto che cadere nelle mani del nemico affrontava stoicamente il suicidio percuotendosi il petto con una bomba ad alto esplosivo. – Enego, 2 aprile 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 651.