CENACCHIO Felice

nasce nel 1926 a Carrù (Cuneo). Partigiano combattente.

Studente nel Liceo scientifico di Casal Monferrato, fu tra i primi a lasciare gli studi e la famiglia. per raggiungere le formazioni partigiane del maggiore Mauri facenti capo alla Divisione alpini delle Langhe. Educato al culto della Patria dal padre, maresciallo dei CC (Carabinieri), volontario e pluridecorato della prima guerra mondiale, si dimostrò intrepido nell’azione e coraggioso nel rischio.

Giovane diciottenne, animato da puro spirito di patriottismo, benché ancora scosso dallo scoppio di una mina da lui stesso fatta brillare per la distruzione di un ponte, volontariamente si offriva per azioni di maggior rischio. Durante la grande battaglia delle Langhe, rimasto solo al posto più avanzato dopo avere dato ai compagni la possibilità di sganciarsi, attaccava con lancio di bombe quattro carri armati e dopo averne immobilizzato uno cadeva nelle mani del nemico che, ammirato da tanto coraggio, gli offriva salva la vita se fosse passato alla sua parte. Al disonore, preferiva la morte e, condotto al supplizio, le ultime parole che lanciò in faccia ai suoi carnefici furono: Viva l’ltalia! Viva la Libertà!. – Roccacigliè, 15 novembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 571.