DALLA BONA Gian Attilio

nasce a Sant’Anna d’Alfaedo (Verona) il 25 marzo 1918 (Wikipedia). Sottotenente medico complemento, partigiano combattente.

Di famiglia trentina in cui era tradizionale la professione di medico, si laureò anch’egli a Padova in medicina e chirurgia nel 1942. Dal maggio allo agosto 1943 frequentò il corso allievi ufficiali medici di complemento presso la Scuola di Sanità Miitare di Firenze ed ottenuta la nomina a sottotenente, era in attesa di destinazione quando sopraggiunse l’armistizio. Prestava servizio presso l’Ospedale civile di Verona, quando gli giunse, nel giugno 1944, l’ordine di assegnazione a reparti delle FF.AA. (Forze Armate) della repubblica di Salò. Preferì non presentarsi rifugiandosi sui monti del Veronese dove continuò ad assolvere la sua missione di medico prima nella Divisione partigiana Pasubio e poi nella Brigata Garemi nella zona di Recoaro. Sereno nello svolgimento della sua missione, sebbene conoscesse di essere stato condannato a morte in contumacia per diserzione, fu catturato dai nazifascisti il 21 febbraio 1945 mentre prestava la sua opera ad un bambino affetto di difterite e due giorni dopo venne fucilato nei pressi di Recoaro Terme.

Dopo l’armistizio, studente di medicina, esercitava attività di medico presso formazioni partigiane, fornendo in difficili circostanze, belle prove di coraggio e particolarmente distinguendosi nel combattimento di Durlo ed in quello di Vestenanuova dove, benché seriamente ferito, continuava con nobile abnegazione a prodigarsi nelle cure dei compagni colpiti. Nell’esercizio della sua missione cadeva in mani nemiche. Lungamente interrogato ed atrocemente torturato manteneva contegno fiero ed esemplare nulla rivelando che potesse compromettere i compagni. Barbaramente trucidato, cadeva da forte nel nome d’Italia e della Libertà. Zone di Verona e di Vicenza, giugno 1944febbraio 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 634.