DE MONTE Giuseppe

nasce a Ragogna (Udine) il 16 novembre 1923 (Wikipedia). Sergente 7° reggimento autieri, partigiano combattente.

Ultimate le classi elementari a S. Daniele del Friuli e frequentata la locale scuola professionale, si arruolò, diciannovenne, in qualità di aspirante motorista nel 1° reggimento autieri in Torino. Passato poi al 7° autieri in Firenze per il secondo periodo di specializzazione e ottenuta la qualifica di specializzato, fu promosso sergente nel maggio 1943. Si trovava a Formia col reparto quando fu sorpreso dall’armistizio. Riparato nel Friuli si diede ben presto alla lotta clandestina. Assunto il comando del battaglione Gemona della III Brigata Osoppo-Friuli, partecipò col nome di battaglia Livorno, a numerosi fatti d’arme lungo le rive del Tagliamento a nord della rotabile Udine-Spilimbergo fino alla Carnia. Il 19 luglio 1944 ottenne un encomio solenne dal Comando della Brigata e la proposta per la M.A. al V.M. (Medaglia d’Oro al Valore Militare) dal capo della Missione alleata di collegamento.

Dopo aver messo in luce, nel corso di tutta la guerra di liberazione, straordinarie doti di coraggio e di iniziativa che avevano reso il suo nome leggendario in mezzo alle popolazioni di una intera regione, alla vigilia della liberazione, quando era imminente, ormai, la ricompensa di tante fatiche e di tanti pericoli, risolveva di attaccare con pochi uomini una colonna di tedeschi e di cosacchi forte di circa tremila uomini, che, ritirandosi verso nord, seminava attorno a sè il panico e la desolazione. Uscito dall’agguato ed immobilizzata, con una bomba a mano, un’autoblinda che apriva la marcia della colonna avversaria, si gettava in avanti, col mitra spianato, chiedendo ad altissima voce la resa. Falciato da una mitragliatrice, immolava in questo audace tentativo, la sua nobile vita. Fulgido esempio di consapevole eroismo, di amore per la Patria e per la libertà. Villanova di San Daniele del Friuli, 29 aprile 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 692.