MARTELLI Franco

nasce nel 1911 a Catania. Maggiore s.p.e. (servizio permanente effettivo) cavalleria, partigiano combattente.

Uscito dall’Accademia Militare di Modena sottotenente di cavalleria nell’ottobre 1930, ed assegnato dopo il corso d’applicazione d’arma al Reggimento Savoia Cavalleria, vi fu promosso tenente nel settembre 1932. Prestò successivamente servizio all’Accademia di Modena, nel comando squadroni autonomi a piedi di Caltanissetta, nel reggimento Lancieri Aosta, ed infine al distaccamento di Tor di Quinto della Scuola di applicazione di cavalleria. Promosso capitano nel 1939, fu trasferito al reggimento Saluzzo col quale partecipò dal 19 aprile 1941 alle operazioni di guerra svoltesi contro la Jugoslavia e in seguito, fino alla data dell’armistizio, a quelle svoltesi nei territori occupati della Balcania. Rifugiatosi nel Friuli, si dedicò immediatamente alla lotta partigiana costituendo ed organizzando la formazione Ippolito Nievo, dipendente dalla 4^ Divisione  Osoppo-Friuli, di cui divenne il comandante.

Organizzatore ed anima della formazione patriottica Ippolito Nievo, dopo lunghi mesi di fecondo lavoro cospirativo, scoperto ed arrestato non cede alle più dure sevizie con le quali il carnefice intendeva strappargli i nomi dei suoi collaboratori, orgoglioso solo di dichiararsi uno dei maggiori esponenti della Osoppo. Condannato a morte manteneva un contegno fierissimo e dignitoso. Affrontava stoicamente la terribile ora ottenendo di essere fucilato al petto e di comandare il plotone di esecuzione e destando l’ammirazione nello stesso barbaro nemico. Cadde crivellato di colpi gridando: Viva l’Italia libera. Esempio nobilissimo di altissimo amor di Patria, di eccezionale forza d’animo e retaggio luminoso per tutti i combattenti della libertà. Pordenone, 27 novembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 579.