MASET Pietro

nasce il 12 marzo 1911 a Scomigo frazione di Conegliano (Treviso) (http://www.anaconegliano.it/storia/pietro-maset.htm). Capitano s.p.e. (servizio permanente effettivo) alpini, partigiano combattente.

Insegnante nelle scuole elementari di Conegliano, assolse gli obblighi di leva dal 1931 al 1933 nel 2° reggimento genio radiotelegrafisti. Due anni dopo, nel marzo 1935, richiamato per mobilitazione, fu inviato in Eritrea col personale addetto alle stazioni radio fisse. Dall’ottobre dello stesso anno partecipò al conflitto con l’Etiopia e nel marzo 1936 fu ammesso al corso allievi ufficiali di Saganeiti. Promosso sottotenente di complemento nella specialità alpini, venne destinato al 70 reggimento. Rimpatriato nell’aprile 1937 e congedato, fu nuovamente richiamato nel marzo 1939 e con l’8° reggimento alpini partì per l’Albania. Nel gennaio 1940 conseguì la promozione a tenente. Trasferito sul fronte greco-albanese combatté dal 28 ottobre al 12 dicembre del 1940 come comandante di un plotone mitraglieri e poi di una compagnia del battaglione Tolmezzo. Rimpatriato per ferita, faceva ritorno in Albania un anno dopo e nel marzo 1942 rientrò in Patria col reparto. Nell’agosto successivo partì per la Russia. Ritornato in Italia nel marzo 1943, e promosso capitano, alla dichiarazione dell’armistizio si rifugiò sui monti della Carnia. Entrato a far parte delle formazioni partigiane ebbe il comando della V Brigata Osoppo – Friuli dal 1° febbraio 1944.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia di Bronzo)  (Fronte greco, novembre 1940); tenente in s.p.e. per m.g. (meriti di guerra)) (Fronte greco, dicembre 1940).

Valoroso ufficiale dell’Esercito in s.p.e., animatore e trascinatore, fu tra i primi ad organizzare il movimento partigiano del Friuli. Creò, animò e comandò la V Brigata dell’Osoppo assurgendo a popolarità per le sue gesta eroiche e per la sua perizia di comandante. Dopo un poderoso rastrellamento effettuato dal nemico nel dicembre del 1944 in Val Cellina, non volle abbandonare la montagna allo scopo di ripristinarne con i suoi uomini il completo dominio e vi trascorse l’intero rigido inverno, assoggettandosi con eccezionale tenacia a privazioni e a sofferenze che hanno dell’inverosimile. Attaccato nuovamente da forze soverchianti si batté da eroe infliggendo al nemico gravissime perdite finché colpito mortalmente in fronte, cadde fulminato, tramandando la sua memoria alla leggenda. Pian Cavallo – Friuli, 12 aprile 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 666.